Archive for febbraio, 2009
Cari aquilotti e care aquilotte della II B.
Devo fare i complimenti più sinceri a voi, alle vostre Prof. e ai vostri Prof. per il bel lavoro che mi avete mandato: utilizzando l’elettronica, il computer, la tastiera, lo scanner - e la vostra curiosità e intelligenza, ovviamente - avete fatto quello che prima di voi hanno fatto i vostri genitori, i vostri nonni, bisnonni, avoli, trisavoli etc. (che non è uno starnuto): avete assicurato un futuro alla antica sapienza della vostra terra. Le informazioni che avete raccolto serviranno a voi per diventare grandi, come sono servite ai vostri genitori, nonni, bisnonni, avoli, trisavoli etc. (che non è un altro starnuto), vi serviranno quando sarete grandi, e serviranno a quanti nasceranno dopo di voi, perché le cose che finora venivano tramandate oralmente, voi aquilotti le avete scritte … e sapete come dicevano gli antiche romani?
Verba volant
scripta manent!
Cioè: le parole volano, le cose scritte rimangono (a meno che non voli via anche il foglio, aggiungo io … Ma gli antichi romani le cose importanti le scolpivano nel marmo: il vento poteva pur soffiare ma …).
Per condividere con le altre scuole i risultati del vostro lavoro avrete un vostro spazio nel sito Armanduk, così anche amici e parenti lontani potranno vedere il vostro lavoro.
Buon lavoro!
Armanduk
Benvenuti!
Filastrocche, aneddotti e proverbi: le interviste dei ragazzi della 2^ B secondaria 1°
posted by armanduk @ 11:22 AMGentile Prof. Armanduk,
siamo i ragazzi della 2′ B ist. comprensivo Poppi,secondaria 1° e abbiamo aderito alle iniziative del vostro sito per noi molto interessante.
Abbiamo fatto delle interviste ai nostri nonni e a delle persone anziane del paese di Poppi che ci hanno reso la loro testimonianza su filastrocche e brevi canzoni popolari e aneddoti, proverbi propri del nostro territorio. È emerso che questi anziani, tutti, erano a conoscenza di comuni vecchi detti.
Inviamo una breve canzone popolare che,secondo le nostre ricerche, veniva cantata nei periodi di pace che succedevano alle guerre anche medioevali.
È una canzone liberatoria e gioiosa:
Ecco Poppi
che rimbomba
come l’onda in mezzo al mar.
Zitti,zitti
piano,piano
ci vogliamo rallegrar
Chi picchia di qua
chi picchia di là
chi batte le mele per terra
E questo l’è qui
e questo l’è là
e questo l’è un campo di guerra.
Nell’ultima strofa si manifestano forme dialettali proprie del parlato casentinese.Questo testo veniva arrangiato e cantato.
Presentiamo ora un detto famoso nella cultura popolare poppese:
Quando Fronzola
fronzolava
Poppi e Bibbiena
tremavan
Il castello di Fronzola era infatti situato in una posizione strategica nella vallata tanto che, dalle sue torri, ben quattro,si aveva una visuale a 360°.Tutti gli altri”castra”erano ben controllabili da questo castello.Durante il periodo di massimo splendore”quando Fronzola fronzolava”,sotto il casato di Guido da Battifolle,prima della venuta dei Fiorentini,se il castello aveva intenzione di fare guerra, Poppi e Bibbiena,i “castra” più vicini
“tremavan”.Fronzola,intorno al 1100,aveva un territorio che arrivava fino a “Capo-Leonis,Capolona attuale”.Questo detto,insieme a tanti altri veniva riferito anche alle veglie fra i coloni ed i piccoli lo imparavano.
Aneddoti raccontati e tramandati con molta frequenza
-Dante Alighieri, durante il suo esilio, si allontanava, dopo esserne stato ospite, dal castello di Romena, in quanto ricercato.
Nel sentiero costeggiato dai cipressi incontrò due gendarmi che gli chiesero:”Buon uomo, sapete se a Romena sosta Dante Alighieri che andiamo cercando?”
Il poeta, con molta astuzia, rispose gentilmente:”Quando v’ero,v’era“ e proseguì il suo cammino
-Sempre nel sentiero di Romena il poeta fu fermato da un contadino che gli chiese:”Dante, qual è il cibo da voi preferito?”
Lui rispose:”L’ uovo” e si incamminò nuovamente.
………………………….l’anno seguente
Lo stesso villico, ritrovando Dante nei soliti luoghi, gli domandò:”Con cosa?” pensando che la risposta non sarebbe pervenuta
Risposta:”Col sale” E il contadino rimase esterrefatto.
-Un padrone molto tirchio dà ai villici:”Cipolle ed agli” da mangiare nella sosta del lavoro.
I contadini:”Cipolle e agli, e così dagli!!” lavorano con lentezza e debolezza.
Visto che il lavoro procedeva a fatica, il padrone dà loro successivamente:”Pane,vino e castrato”.
I coloni,veloci come un fulmine, controbattono:”Pane, vino e castrato, s’è tagliato tutto il prato!”
È proprio vero che il contadino ha le scarpe grosse e il cervello fino.
PROVERBI della zona di Poppi
Niente hanno da invidiare ai fiorentini i linguacciuti casentinesi!
-Fiorentin mangia-fagioli
lecca piatti e tovaglioli
e per farla più pulita
si leccava pur le dita
-Si va a Firenze a far le riverenze
(il contadino casentinese, una volta giunto in città, doveva mantenere un contegno più grazioso_proverbio ironico)
-Il vento fiorentino porta il diavolo in Casentino
Proverbi inerenti alle stagioni
-Per la Candelora o bufi o piova
dell’ inverno siamo fora.
O sole o solicello
Siamo a mezz’ inverno
-Piove come Dio la manda!
(uso frequentissimo) Riferimento al verbo impersonale derivante dal latino “Iuppiter pluit”, secondo la grammatica storica.
-Quando la Verna mette il cappello,Bibbienesi aprite l’ombrello!
Di una persona lenta a camminare..
-E pa’ che cammini sull’ova
- La va che pa’ che la torni
Di una persona poco sveglia..
-L’è più ‘ndietro d’una martinicca
-L’è un minchione
Di una persona ricca..
-L’ha i’pportafogli a organino
Di un oggetto grinzoso..
-L’è tutto rincincignato
Difetti della gente..
-L’ha du’ occhi che paion du’
ova ar tegamino
-L’è rosso come un billo
-L’è secco come n’uscio.
-L’ha du’ gambe che ce passa ‘n carro armato
-I toscani, dove non arrivano con la bocca, arrivano col naso
Detto di persone anziane..
-è vecchio come un cucco
-Bisognino fa trottar la vecchia
-La vecchiaia la vien con 19 mancamenti
e la gocciola al naso che son 20
-Ne sa più un vecchio nel canto,
che un giovane nel campo
Di una persona veloce
-E va che pà unto
Altri
-La gallina mugellese ha cent’ anni e dimostra un mese
-Chi beve il vin con la minestra,
vede il dottore dalla finestra
-Arno vuoto,granaio pieno
-Chi vuol vivere e star bene prenda il mondo come viene(cfr lo spirito rinascimentale proprio del “Trionfo di Bacco e Arianna” di Lorenzo il Magnifico)
Se il nostro intervento Le sembra utile,invieremo,in seguito, altro materiale su argomenti di vario tipo.Grazie della cartellina che ci è stata regalata.
Saluti i ragazzi della 2B.