Caro Armanduk,
visitando il suo sito, che ci è piaciuto molto, siamo rimasti particolarmente colpiti dalle foto riguardanti il paese di Soci come era una volta.
Confrontando le sue foto con altre più recenti, abbiamo notato una differenza: lo spazio in Piazza Garibaldi, un tempo occupato da una graziosa Cappellina, adesso è vuoto, e di essa è rimasto solo un arco.
Perciò abbiamo deciso di investigare al riguardo.
Abbiamo così scoperto che quella cappellina faceva parte dell’Ospedale che i monaci camaldolesi avevano costruito nel paese di Soci. Lo sapeva che anticamente uno “Spedale” non era solo un luogo in cui si curavano i malati, come oggi è un Ospedale, ma vi venivano ospitati viandanti, pellegrini e bisognosi? Infatti dal Casentino passava una antica via di pellegrinaggio (la via romea), che portava a Roma i pellegrini passanti dalla Romagna ed ecco perché i monaci vollero un edificio per ospitarli.
Tornando alla cappellina, essa è quindi molto antica: tanto è vero che si trovano notizie della sua costruzione in alcuni registri dei monaci camaldolesi con datazione 1282. Siamo in grado di affermare ciò anche perché esiste un documento marmoreo, proprio nel luogo in cui anticamente si trovava la Cappellina, che reca incise queste parole: “La Cappellina, già esistente nel 1282, faceva parte dell’Ospizio-ospedale dei monaci camaldolesi”.
I monaci camaldolesi ne furono quindi gli antichi proprietari ma poi ne cedettero la proprietà in tempi recenti ad un signore chiamato Massella, residente a Bibbiena. Purtroppo non siamo riusciti a scoprire i motivi di questa cessione ma abbiamo saputo, grazie a testimonianze di alcuni anziani di Soci da noi intervistati, che egli la sua volta la vendette al Comune in cambio di una parte di terreno vicino al Cimitero.
Il Comune non fu un proprietario diligente e non capì l’importanza della cappellina poiché non si curò di ristrutturane le crepe e i cedimenti del tetto che, col passare del tempo, si erano verificati. Così arrivò il giorno in cui per riparare i danni sarebbero occorsi molti soldi, e il Comune fu costretto a demolirla poiché non trovò le risorse economiche per la riparazione. Ciò avvenne tra il 1974-1975.
Oggi rimane solo una parte dell’arco che impreziosiva l’abside della struttura.
Inoltre possiamo immaginare la sua dimensione spaziale grazie ad una pavimentazione in contrasto con l’asfalto del resto del marciapiede…
Dopo aver scoperto queste importanti informazioni, la domanda che ci siamo posti è:”A che cosa serviva mai una Cappellina adiacente alla Piazza di Soci?”
A questo quesito, caro Armanduk, abbiamo dato risposta prestando attenzione a ciò che le interviste ci hanno rivelato.
Così abbiamo scoperto che essa ebbe un ruolo importante per il nostro paese, tant’è che lì fu stabilita la prima sede della Confraternita della Misericordia di Soci. L’antico edificio era dedicato alla ricordo della Flagellazione di Gesù, e così i devoti di Soci si recavano a pregare in questa cappellina soprattutto durante i giorni della Passione di Cristo, precedenti la Pasqua.
Inoltre all’interno della cappella si trovava una piccola statua a tutto tondo della Madonna e degli affreschi riguardanti la religione cristiana. Non solo! Dentro c’era anche posto per un ossario.
Venire a conoscenza di questo particolare ci ha un po’ inquietato; ma, sapere che le ossa contenute nella Cappellina, erano i resti di soldati provenienti da Soci e da Partina che avevano combattuto per la libertà del popolo italiano, ci ha riempito il cuore non più di paura, ma di orgoglio e fierezza.
Grazie al suo sito abbiamo scoperto molte informazioni riguardanti Soci e tutto il Casentino. La ringraziamo per la possibilità che ci ha fornito di acculturarci, e soprattutto per l’opportunità di studiare in gruppo stando in allegria con i nostri compagni.
Inoltre, dopo avere effettuato le nostre ricerche, abbiamo notato che il Comune ha messo un cartello informativo sulla Cappellina da noi studiate nei mesi di dicembre e gennaio. Almeno ora chiunque ne voglia sapere qualcosa, non deve essere costretto a fare il detective!
Ci auguriamo che lei possa trovare interessante l’argomento da noi trattato, e che esso possa trovare spazio nel suo sito.
Inoltre saremo molto entusiasti se lei volesse venire a trovarci a scuola, o se noi potessimo raggiungerla nella sua sede di lavoro.
Infatti ci piacerebbe conoscere le tecniche e metodi che usa nella realizzazione dei sui progetti, e quanti visitano il suo sito, inoltre saremmo onorati se lei ci desse la sua opinione sull’argomento della ricerca, sull’esposizione e sul metodo utilizzato.
A questo punto le abbiamo detto tutto.
Calorosi saluti,
Irene
Daniele
Jonisa
Chiara
GIULIO
Sonali
Cleliamaria
Arjun
Professoressa Cangini (coordinamento)
(non compaiono le foto che corredano l’articolo!)
Tags: cappellina, ICS SOCI