Un trenino in vetta ai monti
Lo sapevi che 100 anni fa un trenino a vapore sbuffava nel fitto della grande foresta di Camaldoli? La linea era lunga 20 km e partiva dal Cancellino, sopra Badia Prataglia, per giungere alla Lama. Era una “ferrovia di smacchiamento”, come puoi leggere nella cartina qui sopra, serviva cioè a trasportare il legname tagliato: all’epoca non c’erano i camions, e muli e buoi non ce la facevano a portar via i grandi tronchi della foresta secolare. Al Cancellino è rimasto l’edificio della “Stazione” e a Badia Prataglia, nell'alboreto "Siemoni" un piccolo carro ferroviario: la ferrovia era infatti “a scartamento ridotto”, cioè un po’ più piccola di quelle normali … un binario è a Badia Prataglia, nel museo Carlo Siemoni.
Era un treno davvero piccolo! Te ne accorgi facendo le proporzioni con i due uomini imbacuccati che spuntano dai vagoncini: sono i “frenatori”, addetti ad azionare manualmente i freni quando arrivava la discesa o quando – in salita – la piccola locomotiva non ce la faceva più ad andare avanti, e rischiava di tornare indietro!
Non era davvero un gran lavoro, quello dei frenatori, e anche da questo puoi capire come le condizioni di vita siano migliorate, rispetto a un secolo fa.
Le foto che ti mostro sono quelle di una delle ferrovie forestali costruite in Austria e Germania negli stessi anni della nostra: in quei paesi sono oggi utilizzate per portare i turisti in lunghe passeggiate nei boschi (ovviamente quando non c’è la neve), della nostra è rimasto purtroppo solo il vagoncino che vedi qui sotto.
Qui sotto hai due vecchie immagini del Cancellino, quando ancora c’era la ferrovia (siamo intorno al 1900 in quella di sin, intorno al 1910 in quella di dx); in basso hai un’immagine attuale. Cosa è cambiato?
Riconosci le due grandi porte ad arco? Già nel 1910 una, qualla di dx, era stata ridotta con una porta quadrata, poi sono state tamponate con un muro aperto da una finestra: ora quindi ci sono delle stanze di abitazione, prima erano le rimesse per le locomotive, e quindi erano aperte sul piazzale: guarda come il fumo del treno a vapore ha annerito le pareti. Anche le due ali di destra e di sinistra prima non c’erano, e sono servite ad aumentare le stanze quando la costruzione, da “stazione” è divenuta semplice “abitazione”.